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Studenti e Famiglie

Si riportano di seguito alcune informazioni utili a comprendere la natura e le caratteristiche delle Prove Invalsi. 

Chi prepara le prove?

Le domande delle prove, i cui contenuti rispettano un preciso quadro di riferimento sia per l’italiano sia per la matematica, sono predisposte da insegnanti dei diversi livelli scolastici opportunamente formati.

Queste domande sono prima testate su un campione ristretto di studenti per verificarne l’affidabilità e la validità e, successivamente, solo quelle valide vengono scelte collegialmente da un team di esperti.

Le prove servono a confrontarsi col sistema nel suo complesso e rappresentano uno strumento in più ma non sostituiscono la valutazione dell’insegnante.

E’ necessaria una preparazione?

Per affrontare le prove non è richiesta alcuna specifica forma di preparazione.

Per chi volesse, però, vedere come sono fatte, le prove degli anni precedenti sono disponibili nel sito dell’INVALSI

In che forma vengono restituiti i risultati? A cosa servono?

I risultati delle prove sono restituiti alle singole scuole in forma privata e anonima.

Ciascuna scuola potrà analizzare dunque i risultati dell’apprendimento dei propri studenti confrontandoli al proprio interno (classi della stessa scuola) e con altre scuole.

Questa comparazione consentirà a ogni Istituto scolastico di valutare la propria efficacia educativa e di riflettere sulla propria organizzazione didattico-metodologica al fine di promuoverne il miglioramento.

Cosa si intende per classi “campione” ?

Affinché le scuole possano confrontare i loro dati con l’esterno, l’INVALSI individua, per ciascun livello scolare, alcune classi campione, rappresentative di tutte le realtà scolastiche italiane, i cui risultati fanno da standard di riferimento.

TUTTE le scuole devono effettuare le prove perché obbligatorie per legge (art. 51 comma 2 del Decreto-Legge 9 febbraio 2012, n. 5 convertito in legge n. 35).

A cosa serve il questionario?

Il questionario, anonimo, serve a raccogliere preziose informazioni sulle caratteristiche degli studenti di una scuola e sul loro contesto familiare. Gli studenti più grandi possono esprimere, sempre in forma anonima, opinioni sulle attività della scuola ed esplicitare le loro esigenze.

Le informazioni raccolte con i questionari offrono un’ulteriore chiave di lettura dei dati e permettono di confrontare, in maniera più equa, i risultati di scuole diverse e di fornire maggiori supporti a quelle scuole che operano in un contesto difficile.

Tramite questi dati ogni scuola viene confrontata con un gruppo di scuole simili per contesto socioculturale dei propri studenti. Il confronto è così reso più equo e più significativo.

Cosa differenzia le prove INVALSI dalle normali verifiche scolastiche?

Diversamente dalle normali verifiche scolastiche, queste prove utilizzano un’unità di misura unica, utile per confrontare ciascuna classe e ciascuna scuola col resto del sistema.

Le prove si concentrano su alcuni aspetti di base degli ambiti fondamentali dei linguaggi (italiano, matematica, lingua inglese).

Gli aspetti e gli ambiti oggetto della misurazione delle prove INVALSI non esauriscono di certo i saperi e le competenze prodotte dalla scuola, né possono essere considerati un’ulteriore materia di studio.

Le prove non sostituiscono la valutazione degli insegnanti che tiene conto di tutte le materie e dello sviluppo complessivo di ogni studente.

Nelle classi V della secondaria di II grado, tuttavia, lo svolgimento delle prove costituisce criterio di ammissione agli esami di stato conclusivi del percorso di studio. Inoltre gli studenti alla fine del V anno riceveranno una certificazione dei livelli di competenza raggiunti.

Quali sono le caratteristiche delle prove?

I contenuti delle domande delle prove derivano da un quadro di riferimento  e dalle Indicazioni nazionali per il curricolo predisposte dal MIUR che fissano i traguardi formativi che gli studenti dei diversi gradi scolastici dovrebbero raggiungere.

Le domande misurano le competenze più che la mera conoscenza di nozioni scolastiche: lo studente è stimolato a utilizzare quanto appreso a scuola per rispondere a quesiti non necessariamente di tipo scolastico e a esercizi di tipo non mnemonico.

Le domande sono predisposte da insegnanti e vengono testate, l’anno prima, su un campione di studenti per verificarne l’affidabilità e la validità: solo quelle che risultano valide vengono poi inserite nelle prove sottoposte a tutti gli studenti.

Anche i tempi di svolgimento, comunque adeguati alle età degli alunni dei diversi livelli scolastici coinvolti, sono stati pretestati: il tempo stabilito ordinariamente è sufficiente per completare la prova.

Le domande hanno un grado di difficoltà molto vario, perché devono misurare, nell’intero paese, tutti i livelli di apprendimento, dai più bassi a quelli di eccellenza. È perciò normale che in una prova ci siano anche quesiti molto complessi, a cui risponde solo una minoranza di studenti.